Un possibile committente per i traduttori e interpreti specializzati nel settore giuridico-legale è senza dubbio l’Autorità giudiziaria. In questo articolo ti spiego passo per passo qual è la procedura da seguire per mettere a sua disposizione le tue competenze di linguista.

Per poter lavorare in questo ambito, infatti, devi iscriverti in appositi albi da cui ciascun tribunale attinge quando servono servizi di traduzione e/o interpretariato in procedimenti penali o civili. Nel primo caso, la figura specifica è detta perito, mentre nel processo civile si parla tecnicamente di Consulente Tecnico d’Ufficio. La funzione ricoperta da tale figura resta in ogni caso la stessa.

Ogni tribunale adotta prassi proprie per l’iscrizione nei suoi albi dei periti e dei consulenti tecnici. Alcuni, ad esempio, tengono due albi separati per queste figure, mentre in altri l’albo è di fatto unico.

Qui ti parlerò quindi di qual è l’iter da seguire in riferimento al tribunale competente per il luogo in cui risiedo e lavoro io: quello di Ravenna. Anche se mi concentro sul Consulente Tecnico d’Ufficio, l’iter per iscriversi al tribunale come perito e ricevere incarichi come traduttore e/o interprete in ambito penale è esattamente lo stesso.

Chi è il Consulente Tecnico d’Ufficio?

Il Consulente Tecnico d’Ufficio (noto anche come C.T.U.) è una figura che il codice di procedura civile (c.p.c.) all’art. 61 inquadra come un ausiliario del giudice che ha una particolare competenza tecnica. Utilizzando la propria specifica competenza assiste il giudice civile nella risoluzione di questioni tecniche, rispondendo a un quesito specifico formulato nell’ordinanza di nomina del consulente (art. 191 e segg. c.p.c.). Il quesito può essere rappresentato, ad esempio, anche dalla traduzione di un documento redatto in una lingua straniera da acquisirsi agli atti di un dato processo civile oppure dall’assistenza linguistica in qualità di interprete in sede di udienza.

L’art. 61 c.p.c. prevede che il Consulente Tecnico d’Ufficio sia di solito nominato tra i professionisti iscritti in albi speciali istituiti presso ciascun tribunale, anche se viene lasciata alla discrezione del giudice la possibilità di nominare un traduttore o interprete non iscritto all’albo o iscritto a quello di un altro tribunale.

Gli aspetti che riguardano l’albo e la responsabilità che deriva dall’assunzione dell’incarico di consulente tecnico sono disciplinati nelle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile, al capo II, sezione I, dall’articolo 13 all’articolo 23.

Come iscriversi al Ruolo dei Periti e degli Esperti della Camera di Commercio

Nel caso di professioni che, come quelle dell’interprete e del traduttore, non sono organizzate in ordini o collegi, il tribunale di Ravenna, come molti altri tribunali italiani, subordina l’inserimento nell’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio o periti alla previa iscrizione alla Camera di Commercio della propria provincia di residenza. I tribunali delegano così di fatto alle Camere di Commercio il processo di vaglio dei titoli e delle competenze dei candidati che esercitano professioni sprovviste di albo.

L’iscrizione nel Ruolo dei Periti e degli Esperti tenuto dalla Camera di Commercio di Ravenna non abilita all’esercizio della professione di interprete e/o traduttore, ma è requisito essenziale se intendi mettere la tua professionalità a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il ruolo è diviso in categorie e sub categorie e la nostra professione è contemplata nella categoria XXII denominata “Attività Varie”. 

Oltre a requisiti generali e morali, bisogna dimostrare di possedere anche determinati requisiti professionali. Questi sono i documenti da presentare per iscriverti nel Ruolo dei Periti e degli Esperti:

  • modulo di domanda compilato in tutte le sue parti
  • una marca da bollo da 16 euro da apporre sulla domanda
  • copia semplice di un documento di riconoscimento in corso di validità
  • CV dettagliato, preferibilmente in formato europass, con indicazione dei titoli di studio conseguiti e dei corsi o seminari frequentati, oltre che delle imprese e/o professionisti per cui hai svolto l’attività di traduttore o interprete
  • documentazione probatoria di quanto indicato nel CV 
  • ricevuta del versamento di 31 euro per diritti di segreteria

Nella documentazione probatoria i titoli di studio e gli attestati di frequenza devono essere inseriti in originale o in copia conforme. Ti sono inoltre richieste referenze di datori di lavoro o committenti che confermino l’attività che hai svolto per loro. Nel mio caso diversi documenti erano in lingua straniera. In questo caso, ricorda che occorre presentarli con traduzione asseverata da un collega. Più questa documentazione è estesa, meglio potrai comprovare la tua competenza professionale.

Se ritiene che i titoli e i documenti esibiti siano insufficienti a comprovare l’idoneità ad essere iscritti nella categoria e sub categoria richieste, la Camera di Commercio può sottoporti a un colloquio integrativo alla presenza di esperti competenti nell’ambito per cui chiedi l’iscrizione.

La procedura di iscrizione dura circa due mesi dalla data di presentazione della domanda e in caso di esito positivo ricevi una notifica come questa con attribuzione del numero di iscrizione. Se la tua domanda invece non venisse accolta, hai possibilità di presentare ricorso entro 30 giorni.

Una volta iscritto come traduttore e/o interprete al Ruolo dei Periti e degli Esperti, puoi rivolgerti al tribunale competente per il tuo luogo di residenza e procedere a far domanda per iscriverti all’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio.

Come fare domanda d’iscrizione all’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio

La prima cosa da fare è scaricare il modulo di iscrizione all’albo che trovi sul sito del tribunale di Ravenna e poi compilarlo, preferibilmente con un programma informatico perché i dati siano ben leggibili.

Sul modulo devi innanzitutto indicare i tuoi dati anagrafici e specificare se intendi metterti a disposizione come Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.) per il settore civile o come perito per quello penale. In realtà, sembra che il tribunale abbia recentemente deciso di “accorpare” almeno di fatto i due albi, per cui è bene che ti informi prima chiedendo alla Dirigente Amministrativa dell’area Volontaria Giurisdizione se iscrivendoti per il settore civile, potresti comunque ricevere incarico anche per quello penale e viceversa.

Il modulo ti chiede poi di rilasciare alcune autocertificazioni, come quella di essere iscritto al Ruolo dei Periti e degli Esperti della Camera di Commercio e di non essere iscritto in albi simili di altri tribunali, e infine di indicare titolo di studio e specializzazioni conseguite. L’ultima sezione del modulo relativa alle competenze professionali e tecniche, dovrai compilarla al momento del deposito della domanda, in quanto i codici delle varie materie (che nel caso dei traduttori e interpreti equivalgono alle varie combinazioni e direzioni linguistiche di lavoro) sono definiti in apposite tabelle ministeriali che potrai consultare direttamente in cancelleria.

Ora puoi prendere appuntamento per il deposito della domanda con la Dirigente Amministrativa della cancelleria Volontaria Giurisdizione del tribunale. Ricordati di portare con te:

  • la domanda di iscrizione già compilata (compilazione dell’ultima sezione e firma si fanno in cancelleria)
  • fotocopia fronte/retro del tuo documento d’identità e del codice fiscale
  • una marca da bollo da 16 euro

A questo punto non ti resta che attendere con molta pazienza l’esito del comitato presieduto dal Presidente del tribunale, che decide sull’ammissione.

Conclusione

Se la tua domanda verrà accolta, riceverai la notifica al tuo indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) che dovrai avere per poter lavorare per l’autorità giudiziaria. Ma la procedura non è ancora finita qui! A quel punto, infatti, dovrai versare la tassa di concessione governativa di 168 euro tramite bollettino num. 8003 recandoti all’ufficio postale, quindi riprendere appuntamento in cancelleria per:

  • depositare l’attestazione di avvenuto pagamento della tassa governativa
  • confermare i tuoi recapiti indicati nella domanda, soprattutto numero di telefono e indirizzo PEC
  • ricevere indicazioni generali sul processo civile telematico (PCT)

Solo in quel momento il tuo nominativo sarà inserito nell’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio e ti sarà assegnato un numero di iscrizione.

Per qualsiasi domanda o dubbio sulla procedura non esitare a contattarmi. Buon percorso!